Servizio  /  26.03.2019

Il mostro di Leffe, i dubbi sull'infermità mentale 35 anni dopo

"Bergamo racconta" ha ricostruito con i protagonisti di allora un fatto di cronaca nera che sconvolese l'intero paese. Nella sala di Elav Circus gremita di gente c'erano anche dei parenti delle vittime. La loro ferita è ancora aperta. Parlano di ingiustizia . I fatti risalgono a più di 35 anni fa. Un uomo timido , impiegato di banca che si macchia di tre omicidi. Era il 1978 quando Giovanni Bergamaschi uccise colpendola alla testa con una chiave inglese mentre dormiva la suocera, Annunciata Brignoli, nascondendo il cadavere in un bosco. La donna venne dichiarata scomparsa, nessuno almeno inzialmente pensò ad un omicidio - sei anni dopo il bancario uccise sempre durante il sonno la moglie Giannina Pezzoli e la figlioletta Aurora di soli 4 anni. Murò i loro cadaveri nel sottoscala dell'abitazione di Leffe. Da quel momento Bergamaschi lascia il lavoro e finge di trasferirsi con la famiglia in Germania invia delle cartoline senza timbro. Eppure qualcuno lo vede rientrare nella sua casa lo segnala ai carabinieri di Gandino, un brigadiere si reca in Procura più volte , la svolta quando incontrerà nei corridoi un giovane pm: Antonio Di Pietro.

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26/03/2019
BERGAMO TG 12:30