Servizio  /  15.05.2018

Bullismo: resta in comunità uno dei due ragazzini

Resta in comunità il ragazzino di 15 anni, mentre l'amico sedicenne può tornare a casa, dove dovrà necessariamente restare, in una sorta di arresti domiciliari. Entrambi saranno comunque bocciati. È la decisione presa dal gip del tribunale dei minori di Brescia, Laura D'Urbino, che ha accolto l' istanza di modifica della misura cautelare del collocamento in comunità solo per uno dei due studenti dell' istituto alberghiero di San Pellegrino arrestati a fine aprile per stalking, minacce e lesioni nei confronti di un compagno di classe. Il gip ha tenuto conto della diversità di comportamento dei due alla base delle accuse e dell' indagine dei carabinieri: alcuni episodi di bullismo erano stati compiuti insieme, altri separatamente dai singoli ragazzini. Il gip ha ritenuto di far trascorrere al più piccolo un periodo ancora in comunità, dove potrà restare comunque al massimo per due mesi, come prevede la legge. Anche la collocazione a casa può durare solo fino a 60 giorni. Quel che è certo è che entrambi perderanno l' anno a scuola: a fine dicembre erano stati infatti sospesi per due settimane dalle lezioni (provvedimento che si era poi concretizzato a gennaio) a seguito dell' indagine dei carabinieri e della denuncia presentata dal papà della vittima, che a dicembre 2017 aveva cambiato istituto. Reintegrati poi a scuola, due settimane fa è arrivata la misura a seguito della chiusura delle indagini. Dal giorno dell' arresto i due ragazzi sono stati separati e chiusi in comunità diverse, uno in provincia di Brescia, l'altro in provincia di Bergamo. Da allora e finio alla fine dell'anno non possono più frequentare l' alberghiero, le cui lezioni termineranno tra circa un mese. Saranno entrambi bocciati.

Condividi:
15/05/2018
BERGAMO TG 19:30
 

15/05/2018