Servizio  /  16.02.2018

ASSEGNI CLONATI

Sarà ora la procura ad indagare sulla vicenda e fare gli accertamenti del caso dopo l'esposto presentato la scorsa settimana e dopo che la vicenda è emersa. Parliamo del giallo su tre assegni circolari intestati al Tribunale di Bergamo, destinati a una serie di associati di Federconsumatori vincitori di una causa contro le Poste riguardante i buoni fruttiferi postali. Quasi 93mila euro in assegni circolari, spariti perchè incassati da qualcuno che li avrebbe clonati, mentre gli assegni originali sarebbero ancora custoditi in Tribunale. Dopo anni di causa, Poste Italiane ha perso ed ha emesso gli assegni circolari dovuti. La procedura prevede che l' ufficiale giudiziario deve poi depositare gli assegni alla cancelleria del Tribunale, che a sua volta in tempi brevi deve depositarli su un libretto bancario. Solo il titolare del credito a questo punto, in teoria può risquotere la somma. In pratica invece qualcuno a metà dicembre è andato in banca e ha incassato la somma presentando un assegno clonato. Qualcuno che, evidentemente, è venuto in possesso dell' assegno originale in modo da poter copiare perfettamente il numero, la data, la somma, l'intestazione. La banca ha pagato e la truffa è servita. Il Tribunale di Bergamo ha ricostruito la vicenda e diffuso una nota del presidente De Sapia, con la quale chiarisce la sua totale estraneità alla vicenda e la correttezza nelle procedure. "L'ufficio - si legge - ha eseguito l'iter procedurale normativamente previsto per la conversione degli assegni in libretti bancari al fine di renderli disponibili agli assegnatari delle somme e di aver avuto notizia che i titoli erano stati trattenuti da Poste Italiane per indagini solo a seguito della consueta procedura di conversione degli assegni in libretti bancari da parte dell' Istituto di credito cui, proprio a tale scopo, erano stati consegnati. Si esclude, pertanto, ogni coinvolgimento nella vicenda del Tribunale di Bergamo, che anzi unitamente agli assegnatari delle somme risulta parte offesa e che, a seguito della comunicazione da parte dell'istituto di Credito, ha provveduto ad inoltrare la segnalazione alla procura della Repubblica per l'individuazione dei responsabili della vicenda".

Condividi:
16/02/2018
BERGAMO TG 19:30
 

16/02/2018