Servizio  /  24.05.2017

Mafie a Bergamo, il dossier di "Libera"

La criminalità organizzata in terra bergamasca: una presenza che non si può più ignorare. A fugare gli eventuali dubbi, l'aggiornamento dell'"Atlante" presentato da "Libera- Contro le Mafie" nella sala Viterbi della Provincia di Bergamo. Se la prima edizione- che comprendeva gli eventi riconducibili alla criminalità organizzata dagli anni Sessanta al 2015- riportava 314 episodi, 27 omicidi, 55 incendi dolosi, quella nuova, curata da Luca Bonzanni e relativa al solo 2016, segnala 53 nuovi casi (praticamente uno alla settimana), due omicidi, una scomparsa e ben otto amministrazioni comunali in qualche modo 'toccate' da situazioni contigue alla mafia. L'Atlante riporta articoli di giornali, libri, atti parlamentari, ordinanze di custodia e sentenze. La prevalenza dei reati è quella che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti (911 chilogrammi di droga sequestrati), ma non mancano le nuove frontiere: il gioco d'azzardo, i rifiuti, la sanità. I dati contenuti nell'Atlante, se avvicinati con una visione d'insieme, forniscono una fotografia poco rassicurante della provincia bergamasca. Cresce in terra orobica anche il numero di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. In alcune di queste strutture, che da "Libera" auspicano tornino al più presto alla collettività, nel mese di agosto saranno organizzati incontri e attività di formazione, rivolte sorprattutto ai più giovani.

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24/05/2017
BERGAMO TG 19:30
 

24/05/2017