Servizio  /  10.03.2016

Trescore, la frana finisce in tribunale

Potrebbe concludersi con un processo per disastro colposo la vicenda della frana caduta a Trescore nel novembre del 2014. Il pm Maria Esposito ha chiesto il rinvio a giudizio per "Aminella srl", l'impresa che ha commissionato la costruzione di villette, e per la "Sofia Edil Sonico", che eseguì i lavori di consolidamento del terreno interessato dalla realizzazione delle abitazioni. Questi lavori, secondo la pm, non sarebbero stati eseguiti a regola, e per questo non furono efficaci nel prevenire lo smottamento. Parti offese sono il ministero dell'Ambiente, Regione e il Comune di Trescore: archiviata invece la posizione del legale rappresentante della "Raccagni", impresa edile che aveva realizzato le villette. Nella zona la frana ha lasciato segni ancora oggi ben visibili, e resta problematica la viabilità. Mentre la prossima tappa dell'iter giudiziario è prevista per giugno, quando i rappresentanti delle imprese compariranno davanti al gup, il vicesindaco di Trescore Zambelli ha annunciato a breve l'inizio dei lavori per la riqualificazione della strada adiacente al terreno franato. Resta per ora chiuso invece il tratto di via Marzabotto ai piedi della collina dell'Aminella. A carico dei privati i lavori per il ripristino dell'area franata.

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10/03/2016
BERGAMO TG 19:30
 

10/03/2016