Servizio  /  11.12.2020

Montagna, da domenica possono riaprire i rifugi

E' già stata ribattezzata la nuova montagna: non più skilift, seggiovie e cabinovie, ma sci di fondo, alpinismo, ciaspolate, passeggiate sulla neve in angoli incontaminati, senza turismo di massa, dove il distanziamento è naturale e non c'è pericolo di assembramenti. Anche se è sempre bene ricordare agli escursionisti che devono stare in piste dedicate o fuoripista, che si deve sempre fare bene attenzione a dove si mettono i piedi e a essere ben attrezzati tra scarpette, sci stretti e bacchette. I comprensori sciistici restano chiusi fino al 7 gennaio, ma le abbondanti nevicate degli ultimi giorni sulle montagne della Bergamasca consentiranno le aperture di alcune piste a uso esclusivo degli agonisti. Potranno accedere agli impianti solo le categorie di atleti di sci alpino e snowboard indicate nelle comunicazioni del Comitato Provinciale della Federazione e del CSI. In ogni caso gli atleti dovranno essere associati a uno Sci Club e potranno accedere solo per sessioni di allenamento che dovranno essere pianificate, comunicate, prenotate e condotte in presenza di un professionista. La prima ad aprire è stata la pista di fondo degli Abeti di Schilpario in Val di Scalve: del resto, qui per la prima volta negli ultimi dodici anni non è stato necessario ricorrere all'innevamento artificiale prima dell'Immacolata. Anche in Alta Val Seriana tra Lizzola, Valbondione, Fiumenero e Gandellino, la neve non manca: nei giorni scorsi si è arrivati fino a 50/60 centimetri che hanno regalato paesaggi bianchi davvero da cartolina. Gli addetti ai lavori sono all'opera in queste ore perché domenica inizia la riapertura anche dei rifugi, come hanno già comunicato il Vodala agli Spiazzi di Gromo, il San Lucio di Clusone e il Parafulmine di Gandino, seguiti il 18 dicembre dalle Alpe Corte di Valcanale di Ardesio. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.

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11/12/2020
BERGAMO TG 19:30
 

11/12/2020