Servizio  /  18.10.2018

Carcere, nuovi guai per Porcino

Nuovi guai per l'ex direttore del carcere di Bergamo, Antonino Porcino finito dietro le sbarre l'11 giugno scorso con l'accusa di turbativa d'asta, falso, corruzione, peculato e truffa ai danni dello Stato, cui il Riesame ha concesso poi i domiciliari il 7 luglio. Approfondimenti su vari settori hanno portato ad una nuova richiesta di carcerazione da parte del pm Marchisio sulla quale il gip ha poi deciso ancora per i domiciliari da continuare a scontare a Reggio Calabria a casa della sorella con divieto di allontanarsi e comunicare con persone diverse dai conviventi. Le nuove accuse sono di truffa ai danni dell'assicurazione, peculato, violenza sessuale e tentata concussione sessuale. Dalla nuova ordinanza emerge in modo forte e inequivocabile l'atteggiamento sessualmente prevaricatore e violento di Porcino nei confronti dell'altro sesso. Approfittando della sua posizione dominante, il nuovo fascicolo rivela decine di testimonianze di dipendenti del carcere e di detenute costrette loro malgrado a subire violenze sessuali o tentate violenze. Una detenuta ha confessato che Porcino dal 2011 al 2016, l'ex direttore abusando dei suoi poteri le avrebbe fatto intendere che se non si fosse concessa sessualmente non l'avrebbe ammessa al lavoro esterno. La donna, mentre faceva le pulizie negli uffici della direzione, più volte sarebbe stata sorpresa e molestata da Porcino che si sarebbe offerto di soddisfarla qualora si fosse acconentata di lui. Una dottoressa psicologa in servizio presso il carcere per quasi 10 anni, fino a maggio, ha dichiarato di essere stata ricatta da Porcino. Lei gli disse di voler continuare a lavorare li dopo la specializzazione, lui rispose che tutto dipendeva da lei, dalla sua disponibilità. Lei si negò e il contratto non fu più rinnovato. In decine di altri casi Porcino sarebbe saltato addosso alle dipendenti, baciandole e palpeggiandole.

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18/10/2018
BERGAMO TG 19:30
 

18/10/2018