Servizio  /  17.02.2017

Era latitante in Romania, arrestato Bellavita

Su di lui pendeva una condanna per frode fiscale, truffa ai danni dell'Unione Europea e false fatturazioni. E deve scontare una detenzione di 10 anni. Gianpaolo Bellavita, 60 anni ex commercialista e ex assessore provinciale al Bilancio della giunta Bettoni, era irreperibile dal 2014 dopo che la sentenza per la truffa all'Ue è diventata definitiva. Ha trascorso la latitanza in Romania dove è stato catturato su indicazione del nucleo investigativo di Bergamo. Ora si attende l'estradizione. Nel frattempo la Guardia di Finanza gli ha sequestrato beni per milioni di euro. Un lussuoso ufficio in viale Vittorio Emanuele a Bergamo, appartamenti in Città Alta, garage e diverse auto, tra cui una «Porsche» e una «Ferrari». Bellavita è stato condannato a quattro anni e un mese in Cassazione per truffa ai danni dell'Unione Europea, contro i 9 anni e sette mesi che gli erano stati comminati in appello e ai 14 anni della condanna di primo grado. Insieme al commercialista era finita nei guai anche la sorella Stefania che era stata condannata ad una pena di tre anni e due mesi. Lei ha trascorso otto mesi in carcere e svolto i servizi sociali. L'inchiesta ebbe inizio nel 2003. Secondo l'accusa i due fratelli avrebbero intascato parte dei soldi che l'Ue aveva destinato a un'azienda di detergenti con sede in provincia di Siracusa per l'acquisto di macchinari. In pratica, Bellavita avrebbe sfruttato la possibilità di accedere ai cosiddetti "finanziamenti per le aree depresse": invece di comprare macchinari nuovi, ne avrebbe acquistati di obsoleti, magari da aste fallimentari, a costi decisamente più contenuti. I fratelli Bellavita avrebbero inoltre costituito una rete di società cartiere al solo scopo di emettere fatture false ed evadere le tasse.

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17/02/2017
BERGAMO TG 19:30
 

17/02/2017