Servizio  /  24.12.2016

L'attentatore di Berlino "aveva appoggi a Bergamo"

L' intelligence stava aspettando l' attentatore Anis Amri all' arrivo in Italia, in particolare a Bergamo. Sarebbe questa la ricostruzione fatta da una fonte del Foglio che resta anonima ma parla di un gruppo misto di servizi segreti di cui facevano parte specialisti italiani e tunisini che aspettava l' arrivo dell' attentatore di Berlino nell' area di Bergamo, a circa quaranta minuti d' auto dalla stazione di Sesto San Giovanni dove il ricercato è stato ucciso. Nei paraggi di Bergamo, secondo la fonte, Amri poteva contare su una rete di amici tunisini che come lui erano ragazzi durante l' ondata di sbarchi a Lampedusa nel 2011. Molti di questi sono originari della zona di Ariana, a Tunisi, non sono islamisti radicalizzati e appartengono piuttosto alla piccola criminalità di sussistenza, gente che ha dormito sui treni o all' aperto come anche lui aveva fatto anni fa. A ormai tre giorni di distanza dall' attentato di Berlino l' intelligence sorvegliava quella zona perché puntava su un "ritorno a casa" di Amri, ovvero una tappa nella realtà che gli era più famigliare dopo la Germania. L' intelligence è stata messa sull' avviso anche dall' intercettazione di una comunicazione del tunisino Amri che però è morto prima di arrivare alla destinazione provvisoria, forse nella nostra provincia.

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24/12/2016
BERGAMO TG 19:30
 

24/12/2016