Ha 45 anni, è originario di Foresto Sparso ma risiede a Credaro: è Alessandro Acerbis, amministratore di fatto di due società del settore edile con sede a Milano, finite al centro dell'indagine "Golden Brick" (mattone dorato) della Guardia di Finanza di Sarnico, che ha scoperto una frode ai danni dell'Erario che si aggira attorno ai cinquanta milioni di euro. Al gruppo, costituito oltre che dal bergamasco dal legale rappresentante delle società (risultato essere un prestanome), 2 commercialisti, una segretaria e 2 bresciani che emettevano fatture false utilizzate dagli autori della frode, sono stati contestati i l' emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni per l'utilizzo di crediti d'imposta inesistenti, e omessa dichiarazione. In particolare, si calcola che il gruppo abbia evaso l'Iva per 10 milioni, mentre sono 7 i milioni di euro relativi a crediti d'imposta fasulli utilizzati per compensare i contributi previdenziali per ben 350 lavoratori. Grazie ai guadagni derivanti dalle loro attività illecite, gli autori della frode hanno potuto operare applicando prezzi al ribasso assolutamente fuori mercato per le imprese regolari.