Servizio  /  26.02.2016

Processo Bossetti, 30esima udienza

Tre donne protagoniste in aula. Nella 30esima udienza del processo a carico di Massimo Bossetti a testimoniare davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Bergamo le due sorelle di Massimo Maggioni, il muratore chiamato in causa da Bossetti durante un interrogatorio, nel corso del quale l'imputato avrebbe raccontato di essere affetto da epistassi (ovvero frequenti perdite di sangue dal naso). In quell'occasione avrebbe ipotizzato che il dna trovato sul corpo di Yara poteva essere stato trasferito dal collega Maggioni, con il quale in quel periodo lavorava in un cantiere, attraverso un arnese o un fazzoletto. Dichiarazioni pesanti che nel racconto delle due sorelle di Maggioni, Monica e Luisella, hanno condizionato la vita dell'intera famiglia assediata dai giornalisti , sottoposta a intercettazioni e sotto gli occhi accusatori della gente del paese.Accuse che dopo le verifiche degli inquirenti sono tornate al mittente.Bossetti oltre che dell'omicidio di Yara dovrà rispondere anche dell'accusa di calunnia nei confronti del Maggioni. E' stata però Nadia Arrigoni moglie di Agostino Comi fratello di Marita ( la moglie di Bossetti) ad aprire l'udienza. Nelle sue parole il desiderio di rimarcare l'unità della famiglia, anche in un momento così delicato. "Massimo è un padre e marito dolce e affettuso", ha dichiarato davanti alla Corte. "La moglie e anche noi siamo convinti della sua innocenza".

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26/02/2016
BERGAMO TG 19:30
 

26/02/2016