Servizio  /  27.11.2015

Processo Bossetti, scintille in aula

Carrellata di testi a partire da Giancarlo Bonacina, socio della Edil Bonacina di Chignolo d'Isola, l'azienda alla quale Bossetti si era rivolto per l'acquisto di un metro cubo di sabbia il 9 dicembre 2010 a pochi giorni dalla scomparsa di yara. Per l'accusa quell'acquisto è stata solo una scusa per permettere al muratore di passare vicino al campo dove tre mesi dopo fu trovato il corpo della 13 enne. Bonacina ha dichiarato alla pm Ruggieri che Bossetti era stato un suo cliente saltuario per un periodo precedente alla fine del 2010 e che era da parecchio tempo che non si recava da lui. Una serie di non ricordo per la commercialista e il meccanico del muratore di Mapello.Cinzia Cornali ha dichiarato che bossetti si recava nel suo studio di Brembate Sopra una volta al mese per le scadenze, ma che non ricorda se fosse proprio quel 26 novembre, anche se dai tabulati risulta che quel giorno una telefonata verso Bossetti è partita proprio dallo studio della commercialista. Non ricordo, ma non posso esclude ahce per il carrozziere Filippo Laurino di Ambivere che ha invece potuto ricostruire interventi fatti al furgone di Bossetti tra il 17 e il 30 ottobre del 2010. Scontro acceso in aula all'annuncio della pm di aver convocato nel pomeriggio alcuni testi relativi ai centri estetici presumibilemente frequentati da Bossetti. Convocazione a sorpresa che ha indignato i difensori che ritengono non si possa improvvisare un controesame in un processo complesso come questo. Più di un'ora di sospensione ha messo pace tra le parti.E così nel pomeriggio sentite anche quattro dipendenti dei due centri estetici di Brembate e Curno. Hanno confermato di conoscere l'imputato e che il muratore si recava nel centro per fare la doccia solare frequentemente. Due-tre volte hanno detto, ma su questo punto Bossetti ha alzato le braccia in segno di dissenso.

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27/11/2015
BERGAMO TG 19:30
 

27/11/2015